venerdì 2 aprile 2021

Per fortuna che il Lazio è variegato…

Come lo scorso maggio, e ancora a dicembre, le restrizioni per il regime sanitario perdurante (…) impediscono di uscire dai confini regionali, e così, studiato a tavolino, quest’itinerario notissimo mi porta comunque su belle strade (ad eccezione del tratto sabino, sempre pessimo!), a godere di bei paesaggi in una bella giornata di sole con l’aria mite. Un altro venerdì' da cassaintegrato!

La mitica maglia termica si conferma un acquisto davvero notevole. Oggi solo con quella e sopra il giubbotto di pelle.


Partito con calma da casa verso le 9:30 ho raggiunto la Tiburtina a Vicovaro ma anziché fare la solita licinese ho preso per Arsoli e da lì ho scavalcato la dorsale montuosa verso la Salaria passando da Riofreddo e Vallinfreda, per ritrovarmi ad Orvinio. I paesaggi sono sempre gradevoli sull’altopiano che da Vallinfreda raggiunge Orvinio.

La Salaria mi porta velocemente a Rieti e, come da programma mi fermo a curiosare presso il fornitissimo motosalone e concessionario Mototecnica Rieti dove ormai nel lontanissimo 2013, presi il GSR. Ci sono davvero tante occasioni usate in perfetto stato ma nulla che mi attragga veramente.

Raggiungo velocemente Posta e svolto sulla SR 521 per Leonessa attraverso la bella salita del valico omonimo: divertentissima come sempre, percorsa in entrambe le direzioni non ricordo nemmeno più quante volte!

Dopo una sosta per uno spuntino portato da casa, come tante altre volte ormai, riprendo per Rieti passando da Morro Reatino e anche questo tratto di strada, tutto uno zigzagare, è sempre gustoso soprattutto quando, come oggi, sono bene asciutte le zone in ombra.

L’aria è decisamente tiepida nella piana di Rieti, sempre bellissima da vedere standosene un po’ in quota.

Lasciata la cittadina alle mie spalle prendo per Contigliano, il tempo di fare un altro pieno e si riparte: valico di Fonte Cerro e giù a Cottanello: 15 km di curve e tornanti per tutti i gusti, nella prima parte la strada è ricca di curve di raggio medio/stretto inframezzate da qualche tornante, mentre nella parte intermedia, in prossimità del valico è più scorrevole con brevi rettilinei e curve aperte. Peccato per l’asfalto a tratti mal ridotto.

Senza soste inizio il ritorno per Roma. Decido di tenermi alto anziché scendere subito sulla SS 313. I ricordi della strada che passa per Montasola, Casperia e Poggio Mirteto non sono buoni e, nonostante siano passati moltissimi anni, lo stato della strada è lo stesso: scassato andante. Però si gode comunque di un bellissimo paesaggio tipicamente sabino.

Non ci metto molto ad essere al bivio che mi porta rapidamente a prendere l’A1 a Fiano. Il resto è storia di traffico romano ordinario.

Nota del 9/4/2020 – ho scoperto oggi che essendo il Lazio in zona arancione il 2 scorso, non sarei nemmeno potuto uscire da Roma. M’ha detto bene. Dopo tutto però, non ho avuto nessun contatto con umani, nemmeno col benzinaio, visto che ho usato il self service!














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