sabato 11 luglio 2015

Super biker–12 ore sulla moto

 

E infine l’ho fatto e sicuramente, con calma, sarà da rifare. Esattamente tre anni fa, ma allora fu molto più facile perché partivo da Firenze dove avevo lasciato la moto per un guasto. Mi sono mosso da Roma per raggiungere quelle belle strade che ho avuto modo di conoscere, prime fra tutte la bellissima salita che da Rocca San Casciano (FC) sale al valico del Muraglione o quella che da Stia va su verso la Romagna attraverso il valico della Calla!

Ancora una volta, essendo da solo, le mie soste si sono ridotte al minimo, la più lunga delle quali una mezzora abbondante a pranzo: decisamente ero e resto un iron biker!

Sveglia alle 6 e verso le 7:15 ero già in autostrada, direzione Arezzo. Nonostante il caldo torrido di questi giorni oggi l’afa era assente e devo dire che ho sentito davvero caldo solo dopo le 14 ed a fondo valle, in quota si stava sempre bene ed anzi, per tutta la mattina a tratti decisamente fresco! L’abbigliamento estivo in autostrada ha avuto bisogno del rinforzino a corredo della giacca (moderna evoluzione dei giornali!). Come noto basta poco in moto anche d’estate per sentire freddo!

MAPPASiccome oggi le mappe incorporate di Google fanno i capricci ecco qui un’immagine della mappa con relativo link!

Ad Arezzo ricca colazione, pieno, e si parte. Mi ero incuriosito studiando il giro ed ho voluto percorrere una provinciale che da Arezzo sale costeggiando ad Est la valle dell’Arno che in quel punto risale verso Firenze dopo aver invertito direzione in quel curioso giro che fa questo fiume, che prima scende per un bel pezzo a sud e poi ripunta a nord per poi deviare ad ovest verso il Tirreno!

La strada è tortuosissima, seguendo le curve di livello dei colli ed anche se piuttosto malmessa è stata divertente ed ottima per scaldare le gomme. Passaggio per Vallombrosa sconosciuta, davvero un bel posto, su monti completamente ricoperti da pinete fittissime, col sottobosco pressoché assente ed il terreno ricoperto da un tappeto di aghi caduti, quel tipo di pino praticamente privo di foglie fin quasi in cima, in competizione continua con gli altri alberi per la ricerca della luce!20150711_102251

Da Diacceto su e poi giù attraverso il valico della Consuma, che, dovrò ricordarlo, merita molto di più in direzione contraria.
Da Stia su per la Calla: sempre bellissima la salita di 14 km verso il valico, immersa nel fitto di una foresta ed anche questa, forse varrà la pena ripercorrerla al contrario visto che il versante forlivese non lo ricordavo così bello da percorrersi in moto: oggi in discesa ma la prossima sarà in salita come non accade credo dal 2008 al ritorno dal raduno di Vicenza!

La strada che avrebbe dovuto riportarmi verso San Godenzo era interrotta per frana e così ho dovuto proseguire verso Santa Sofia e stavo giusto chiedendomi come avrei dovuto variare il mio giro quando un cartello mi indica Premilcuore, paesino lungo la bella valle del Rabbi, e così mi avvio verso questa strada sconosciuta che si è rivelata molto bella anche se stretta ed a volte sconnessa. Capisco ora perché il bosco a valle di questa strada per almeno una decina di km era chiuso da recinti: è un area paesaggistica protetta ed ospita un orto botanico immenso. Era un po’ che avrei voluto fermarmi, sarebbe ora, e decido di farlo proprio a Premilcuore dove una conduttrice simpaticissima mi ha preparato una gustosa piadina!

In pochi km sono a Rocca San Casciano e da qui è pu20150711_143310ro spettacolo. La statale 67 del valico del Muraglione (che sul valico divide per davvero la strada in due) da Forlì a Firenze (e se è per questo va da Ravenna a Pisa) è bellissima, al valico come ieri, sabato, è normale trovare decine di motociclisti fermi dopo la salita, qualunque sia la direzione che si prende: io la preferisco verso Firenze.

Discesa  rapida a Dicomano, un pieno e via, valico di Croce a Mori verso Stia di nuovo, e poi già a Bibbiena ed ancora su e giù per il valico della Spino come un paio di mesi fa quando andai ad inaugurare la gomma nuova!

A Dicomano ho trovato per ben due volte un passaggio a livello chiuso e la seconda volta è rimasto tale per 5 interminabili minuto, sotto il sole…mi stavo sciogliendo. Salvo scoprire che avrei potuto evitarlo con una strada a monte della ferrovia che si sarebbe ricongiunta con la mia: e metteteli due cartelli no?!20150711_143548

Dopo una sosta ristoratrice a Pieve Santo Stefano avrei voluto allungare ancora verso Mercatello sul Metauro e tornare da Apecchio, attraverso i bei passi di Bocca Serriola e Bocca Trabaria, ripercorrendoli al contrario dell’ultima recente volta. In realtà stavo iniziando a farlo e ci ho messo un paio di km per capire che stavo imboccando la strada del valico di Viamaggio…decisamente sbagliata!

Ma non tanto la stanchezza quando il caldo che a fondo valle mi ha messo alla prova mi hanno fatto desistere. Con pazienza ed una media abbastanza più alta dei limiti della E45 (…) in un paio d’ore ero a casa, sulla pallostrada caldissima!

20150711_165234Oggi mi sono applicato moltissimo nello spingere sulle pedane ad ogni curva e devo dire che il risultato atteso è arrivato puntuale, sapendo che posso fare di meglio! Più passava il tempo e più vedevo il bordo della gomma posteriore avvicinarsi alla zona di contatto ed alla fine del giro la posteriore era pulita fino a circa mezzo centimetro dal bordo e l’anteriore ottimamente usata! Confermo comunque le ottime qualità delle M7!

Segnalo:

SP1-SP17 tra Arezzo e Vallombrosa attraverso Castiglion Fibocchi e Reggello. Soprattutto per i bei paesaggi.
SP del valico della Consuma tra Diacceto e Stia.
SS 310 del Valico della Calla.
SP che dalla SS310, a nord di Campigna, sale verso Premilcuore.
SP del valico di Centoforche, tra San Zeno e Rocca San Casciano
SS 67 tra Rocca San Casciano e Dicomano
SP del valico di Croce ai Mori tra Dicomano e Stia
SP del valico dello Spino tra Bibbiena e Pieve Santo Stefano

Vecchi video sempre attuali