giovedì 27 agosto 2020

Uscita filippina. Giovedì!

Come i filippini, il giovedì libero! Ma nonostante quel che Marzocca/Ariel, lo svampito domestico filippino, diceva ogni volta, non s’è svampato niente!

Magari sbaglio ma facendo mente locale credo non sia mai accaduto che uscissi questo giorno della settimana, ma così è stato complice questo scampolo di ferie e cassa integrazione! (ovviamente tanti motociclisti in giro ma siamo tuttora in periodo di ferie per parecchi).

E finalmente, dopo la disfatta di un paio di settimane fa oggi avevo voglia ed ero in forma, nonostante la pessima notizia del radiologo di lunedì: pare che il mio inguine destro abbia deciso di produrre un’altra ernia nonostante l’operazione dell’anno scorso: si chiamano recidive non a caso!
Tra l’altro la calura non mi ha affatto infastidito e addirittura il tratto autostradale, partito di buon’ora, e fin quando non sono sceso dall’Altopiano delle Rocche soltanto verso le 10:15 ho tolto lo smanicato di pile da sotto il giubbetto estivo. E per il resto della giornata tranne qualche tratto a fondo valle sulla Tiburtina dopo Popoli e ormai prossimo a Roma al rientro nel tardo pomeriggio direi che si stava molto bene!

Oggi ho provato il mio nuovo acquisto. Mai usata prima mi sono deciso a scopo preventivo e ho preso una cintura lombare della Acerbis: molto curata nella fattura e nei particolari, materiali di qualità. Nonostante la mia postura sia essenzialmente corretta la cintura aiuta a non insaccarsi, allevia la tensione sui lombi e sulla colonna e scarica un po’ il peso. A parte il fatto che in questa stagione fa sudare un po’ direi ottimo acquisto!

Un gran bel giro, tutto abruzzese, che casualmente ha visto avere quasi sempre a portata di sguardo il massiccio del Gran Sasso con le sue cime sbiadite dalla canicola.

Poco prima delle 9:30 ero già a Campo Felice, uno dei posti dell’Appennino che più amo, sempre bellissimo a vedersi, respirando l’aria fina camminando piano lungo la strada che l’attraversa.
La solita galleria mi ha portato in un attimo a Rocca di Cambio e da lì verso Terranera e giù fino ad Onna, sulla SS 17. In dubbio se fare la bella SS 261 e le gole di San Venanzio per poi risalire verso Scafa ho optato per la prima: dopo tutto l’obiettivo principale era tornare sulla Maiella passando da Passo San Leonardo.

Tanto per variare sono salito a Capestrano e poi a Bussi sul Tirino. Mi sarebbe piaciuto fare una stradella vista su Google Maps ma una volta arrivato agli impianti di trasmissione, una selva di antenne radiotelevisive e telefoniche sono dovuto tornare indietro perché in pratica la strada finiva lì, o per lo meno non sono riuscito a trovarla!

Con la Tiburtina ho raggiunto rapidamente Scafa e poi da lì una sorprendente SR 487, asfaltata di fresco fino a Caramanico Terme! Dopo di che la solita strada scassatella fino al valico e a tratti anche oltre: però molto bella. Non vorrei sbagliare ma credo proprio che l’ultima volta che passammo da quelle parti era il 2014!

Poco dopo il valico, ventilato, gradevolissimo, mi sono fermato lungo la strada e ho consumato i due gustosi panini che m’ero fatto preparare all’ombra dei faggi. Il tempo di riposare un po’ e ristorarsi e via di nuovo in sella.

Rapidamente, senza soste tutta una tirata lungo strade molto note. Campo di Giove, Roccaraso e l’Altopiano delle V Miglia, Alfedena, la bellissima statale della Val di Sangro fino a VIlletta Barrea, la strada che s’inerpica veloce e panoramica verso Passo Godi; e giù ancora a Scanno, come l’anno scorso lungo il lago e le gole del Sagittario fino ad Anversa degli Abruzzi. E per non farsi mancare proprio niente su a Cocullo e verso il Valico dell’Olmo, sempre affascinante.


Segnalo:

SS 696 dal casello di Tornimaparte fino a Campo Felice
SP 38 da Rocca di Mezzo fino alla SS 17 (alternativa per salire o scendere dalle Rocche)
SS 153 della valle del Tirino
SR 487 da Scafa fino a Campo di Giove
SS 83 ed SR 479 da Alfedena ad Anversa degli Abruzzi
SP 60 del Valico dell’Olmo









































venerdì 14 agosto 2020

No comment!

Sembra destino, come l’anno scorso. Esco con chissà quali grandi velleità, un anticipo di mal di schiena appena alzato, mi faccio coraggio e vado.

Ma quel leggero fastidio alla schiena che ti fa stare rigido col timore di prendere qualche colpo (buche e sconnessioni non mancano!) era solo una scusa inconscia, in realtà di voglia di moto ce n’era davvero poca.

E così, un mezzo giretto, altro che oggi torno sulla Maiella!!!
E la cosa buffa è che avevo anche timore di trovare chissà che fornace. Certo l’avrei trovata ma all’andata e per tutte le strade montane fino a riprendere l’autostrada ad Arsoli, l’aria era frizzante assai tendente al freddino fastidioso: l’abbigliamento estivo in motocicletta è per lo più inutile.

Il tratto di autostrada tra Roma e Tivoli stamattina alle 8:30 era assai freschetto, appena 3 ore dopo, un forno.

Andrà meglio alla prossima anche se il periodo non è proprio dei migliori.