lunedì 22 agosto 2016

Cercavo refrigerio, non freddo!

In questo scampolo d’agosto e di ferie sono andato a cercarmi un po’ di fresco considerando i 35 gradi e l’afa di Roma di questi giorni. Non l’avessi mai detto: la dimostrazione che l’abbigliamento estivo in moto lo puoi mettere due o tre volte al massimo durante l’anno!

Partito di buon ora in un’ora e mezzo via A1 ero a Roccasecca e da qui la gradevolissima traversata della stradella che costeggia le gole del Melfa fino a Casalvieri dove mi attendeva la mia amica Nadia per il nostro incontro per lo meno annuale! Devo a lei la scoperta di quest’angolo di pre-Appennino davvero caratteristico! Colazione con lei, chiacchiere in libertà con un filo conduttore sottile! E riguardando il blog mi sono reso conto che più o meno un anno fa con Alberto c’eravamo passati.

Le temperature sono decisamente fresche anche se ancora gradevoli per i miei gusti.

Ripresa la strada la mia meta era il valico della Forcella da Vallerotonda: la prima parte della strada offriva una bella vista della piana di Cassino con una non comune vista della famosa abbazia da est; il secondo tratto, fino alla statale della Vandra mi era noto per esserci già passato anche se molti anni fa. La SS 627 della Vandra è sempre gradevolissima anche se lo stato del manto stradale lascia molto a desiderare come sempre. Raggiungo Colli al Volturno e risalgo lungo la bella salita della SS 158 verso Alfedena ma a metà strada decido di esplorare le Mainarde Molisane verso Montenero Val Cocchiara: niente di che, bella vista ma stradaccia.

Al bivio con la SS 17 decido di risalirla lungo il tracciato originale verso il valico di Rionero Sannitico e poi ancora a sud verso Isernia fino al Macerone. Incredibile ma vero! La SS 17 è ancora chiusa (sarà almeno quattro anni!) per frana al km 171,800, ma a differenza dell’ultima volta in cui c’ero passato, due anni fa, c’è un breve tratto di sterrato che unisce le due parti asfaltate. Decidendo che è inutile scendere fino ad Isernia per qualche curva in più faccio dietro front e ripercorro la stessa strada fino a Rionero dove entro nella variante in superstrada che mi porta rapidamente fino a Rivisondoli per una pausa pranzo.

L’aria si è fatta decisamente più freddina, il cielo è coperto con nuvoloni grigi e bassi attaccati al versante orientale della Maiella: decido di indossare la trapuntina di acetato sotto il giubbetto estivo traforato. A tratti piove. Non lo toglierò fino a Roma!

Sempre bella la strada verso Fara San Martino, peccato sia bagnata e viscida per un temporale appena passato. Mi godo il panorama del cielo che invece verso l’Adriatico è azzurro e limpido, si vede la striscia d’orizzonte del mare che è li a due passi in linea d’aria.

Disceso sulla SS 84 e poi la 81 verso Chiedi l’idea originale era rifarla almeno fino a Teramo e da lì rientrare verso l’Aquila dalla 80 ma è tardino e l’aria decisamente freddina (da questo versante il termometro indica 14 gradi, decisamente pochi visto tira anche vento) mi hanno un po’ provato e così attraversata la bruttissima(…)  cittadina, sempre per errore come lo scorso maggio, scendo sulla Tiburtina verso Popoli.

Da qui la tentazione di salire da Raiano lungo le gole di San Venanzio ed il valico di Forca Caruso è irresistibile. Sempre bellissimo questo tratto di Tiburtina non so più quante volte l’ho percorso in entrambi i sensi! Basta taggare Forca Caruso ed appaiono decine di post fino al 2006!

A Pescina salgo sulla A25 ed il resto è storia.

 

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