sabato 7 novembre 2015

Novembrata campagnola

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In linea perfetta con la cosiddetta “estate di San Martino” oggi il sole l’ha fatta da padrone regalandoci una splendida giornata, mite e soleggiata. Dopo tutto è un paio di settimane che nel centro Italia le temperature diurne sono sopra le medie, talmente sopra che siamo a novembre e la sera nei campi si possono sentire ancora i grilli frinire, le lucertole sono ancora in giro belle cariche e la maggioranza degli alberi è ancora carico di foglie. E la visibilità era fantastica regalandoci scorci estesi per decine di chilometri all’orizzonte, soprattutto tra il grossetano ed il senese.

Soltanto dopo il tramonto lungo i circa 120 km di Aurelia ed A12 che da Montalto di Castro ci hanno ricondotto a Roma le temperature e l’umidità ci hanno ricordato che siamo a fine autunno!

La meta era la zona intorno all’Amiata, la Val d’Orcia e la Tuscia della valle del Fiora ma, come si dice, ce la siamo presa comodamente ampia. Appuntamento di buon ora sulla Cassia e via di Braccianese fino al lago omonimo e dopo una breve sosta per colazione (che mi ha regalato pesantezza di stomaco e nausea finché una Schweppes non ha iniziato a spurgare!) si punta diretti verso Orte Scalo tagliando verso Civita Castellana passando da Trevignano fino ad incrociare la Cassia a sud di Sutri e poi verso Nepi.

Da Orte Scalo la salita ad Amelia e da qui verso Guardea sulla provinciale che domina la valle del Tevere è sempre molto bella così come la SS 71 “Umbro-Casentinese” che da Orvieto sale a Ficulle e Città della Pieve fino a Chiusi ed oltre (arriva fino a Bagno di Romagna attraverso il valico dei Mandrioli).

Verso le 13 cerchiamo di mangiare a Sarteano dov’eravamo stati nel 2012 fa con Barnaba ma troviamo la caratteristica trattoria chiusa per ferie e così si punta verso Chianciano, dove dopo non poche difficoltà (la pizzeria dove ci fermammo nel lontanissimo 2009, anche allora col trio compatto, s’è trasformata in un ristorante) troviamo una rosticceria che ci prepara un ottimo super panino con chianina e condimenti vari!

Dopo pranzo, e ancora tanta strada da fare, ci mettiamo a zonzo quasi alla cieca, più o meno improvvisando una discesa a sud costeggiando il versante occidentale del Monte Amiata, dai colori autunnali tra faggeti e castagneti, e non ci siamo fatti mancare proprio nulla, nemmeno qualche km di strada bianca che ci ha portato a passare accanto ad un borgo medievale nascosto tra gli alberi e paesaggi ricchi di calanchi tipici di quelle terre. E così giù per Monticchiello, Santa Fiora e gli impianti geotermici dell’Enel, Arcidosso e ancora Saturnia e Manciano. A Saturnia immancabili i bagnanti in accappatoio appena usciti dalle acque calde del torrente termale.

Sul ponte sul Fiora si decide per avvicinarci verso l’Aurelia anziché la Cassia e probabilmente avremo allungato di una trentina di km: percorriamo gli ultimi tratti di provinciale deserta sull’altopiano tra Manciano e Canino che è quasi buio ed il cielo ad ovest ci regala nuvole striate di rosso intenso. A Montalto è buio: un ultimo pieno, un ristoro e via di Aurelia ed autostrada verso Roma.

Segnalo:
SS 205 tra Amelia ed Orte Scalo
SS 71 tra Orvieto Scalo e Chiusi Scalo

MAPPA