sabato 22 giugno 2013

Solstizio…

Questa uscita era in programma da tempo ma a causa di impegni di lavoro ho dovuto disdire un mezzo programma ipotizzato con Alberto e Barnaba. Ma poi l’altro ieri salta fuori che non si deve più lavorare e così colgo l’attimo. Peccato per gli amici che ormai avevano riprogrammato.

Giornata bella col cielo velato e temperature decisamente basse rispetto all’afa cittadina dei giorni scorsi: ho inaugurato l’abbigliamento estivo ma dopo aver resistito fino a Cottanello (RI) ho dovuto indossare la fodera interna in acetato a disposizione della giacca e che all’occorrenza fa anche da protezione anti pioggia esterna. L’ho tolta solo verso le 14:30 e…a bassa quota!

 

Direi che ho preso decisamente confidenza con la Kawasaki e che riesco ora bene a dosare gas, scegliere le marce corrette e soprattutto…piegare quando serve, elemento direi basilare dell’andare in moto? N’est pas?

Oggi ho decisamente improvvisato: troppe idee e quindi poca prontezza nel decidere i percorsi come di solito cerco sempre di fare.

Con le idee poco chiare ho preso la Salaria ed a Passo Corese mi sono diretto sulla vecchia Ternana (SS 313): peccato averla lasciata per salire verso Poggio Mirteto. La provinciale che passa più alta da quest’ultimo paese verso Poggio Catino e poi Montasola e Cottanello è un vero disastro, stretta e dissestata…ancora stradelle sì ma non esageriamo! Quindi non vale assolutamente la pena passare alti per raggiungere Cottanello, tanto vale restare bassi sulla 313 ed al bivio di Configni salire su. Eppure questo sbaglio l’ho già fatto anni fa ed oggi ci sono ricaduto!

La strada del valico del Soglio tra Cottanello e Contigliano è sempre bella da percorrere anche se devo dire che l’asfalto l’ho trovato piuttosto malridotto a parte il tratto in discesa verso la piana di Rieti. Lo spostamento verso Piediluco restando sopra la SS 79 è stato un’altra distrazione da mancanza di programma e sono quasi arrivato a Terni per poi tornare verso est e poi a nord verso Arrone e la Valnerina.

Sempre bella la SS 309…con i soliti autovelox in agguato soprattutto nel primo tratto. Oggi ho puntato su strade mai fatte finora che devo dire sono state una bella scoperta. A Cerreto di Spoleto, evitando il bel tratto di circa 10 km tra le gole del Nera che comunque conosco bene, ho puntato verso nord, Sellano, su una bella provinciale nel verde boscoso che separa la Valnerina dalla piana di Colfiorito, sulla SS 77. Era parecchi anni che non capitavo da queste parti e devo dire che quest’ultimo altopiano merita sempre una sosta a lasciar spaziare lo sguardo intorno.

P1120885-COLFIORITO

Quasi al limite tra Umbria e Marche ho puntato una stradella verso Nocera Umbra, niente di che, ma con paesaggi alla mia destra molto belli dovuti alla piana sottostante e circondata da colline molto imponenti.

A Nocera via per le Marche, sulla Septempedana verso Fiuminata, stavolta all’asciutto. L’unica altra volta che la percorsi anni fa verso ovest pioveva a dirotto. Da Fiuminata a Fabriano è stata un po’ un’avventura soprattutto per la mia pazienza: una strada stretta e dissestata quasi peggio di quella che stamattina ha aperto le danze…unica consolazione una bellissima vista da sud abbastanza in alto per vedere in fila le cime del Cucco, del Catria e dello Stella, con il San Vicino dalla parte opposta verso l’Adriatico e la piana di Fabriano sotto.

Ma poi via per le belle strade marchigiane: Sassoferrato, Isola Fossara, le gole di Scheggia, col massiccio del Catria che lo sovrasta tante volte fotografato. Da Isola Fossara le rocce che incombono quasi a strapiombo sulle case sono davvero impressionanti!

A Scheggia via per Gubbio e poi Perugia su due belle strade divertenti e veloci, soprattutto gli ultimi km prima di Gubbio!

L’idea era quella di fare una deviazione per Marsciano ed il Monte Peglia ma parecchia stanchezza ed un cielo su Perugia piuttosto scuro e nuvoloso mi hanno dissuaso. E così via di pallostrada E45 ed A1 fino a Roma.

Nota dolente: la Z750 è decisamente molto più scomoda della Bandit e le lunghe percorrenze si sentono…e poi…ma quanto vibra?!?

 

 

 

 


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martedì 11 giugno 2013

Stradelle al martedì

L’aspetto più noioso delle uscite in giorni feriali è che occorre attraversare all’andata ed al ritorno una trafficatissima città ma la soddisfazione è grande sapendo che mentre i più producono il sottoscritto va a spasso!

Era moltissimo tempo, tanto da non ricordare quand’è stata l’ultima volta che mi sono preso delle ferie per uscire in moto. Avrei dovuto ieri ma per una serie di motivi non è stato possibile e così eccoci qua oggi, anzi anche meglio viste le pessime condizioni meteo di ieri. Per oggi erano previsti acquazzoni nelle zone interne per il pomeriggio e devo dire che a parte una mezzoretta d’acqua intesa presa tornando dal Lago di Campotosto m’è andata più che bene.

Un giretto senza pretese in cerca di “stradelle” note ma da tanto tempo non più percorse. Cosa sono le stradelle? Sono tutti quei percorsi pochissimo battuti, direi quasi per niente, dai motociclisti. Carreggiate strettine, asfalti a volte approssimati, nessuna velleità corsaiola ma grandi paesaggi, spazi aperti, guida rilassata ed un senso di appagamento che mi fa star sempre bene ed in pace con me stesso. Compresa la mezzora seduto su un muretto dopo la piana di Rascino a godermi la valle de L’Aquila di fronte a me, le cime di Campo Felice, il massiccio del Gran Sasso sotto nubi nere ed un violento temporale verso la valle dell’Aterno in lontananza con tanta acqua che veniva giù da quelle parti da occultare la vista delle cime retrostanti.

Ed oggi tutte stradelle, dai Colli di Montebove alla salita ai piani di Rascino; a parte ovviamente la mitica SS 80 che da Arischia sale al Valico delle Capannelle cercata appositamente per piegare…Idem la deviazione per il Lago di Campotosto sotto un cielo carico di nubi grigie e, peccato, un asfalto ancora umido ed a tratti bagnato per un temporale appena passato.

Peccato al ritorno. Ho voluto ripercorrere il percorso a ritroso ma sulla SS 80 ha cominciato a piovere forte e così la discesa per lo meno fino a pochi km prima di Arischia è stata bagnata…

Una bella giornata. Soprattutto diversa. E le genziane in fiore? Parliamone…

 

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