sabato 25 aprile 2015

Meglio mezzo giro che nessun giro

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Bene! Ho battezzato anche la GSR!

In una delle soste non mi sono accorto d’aver posizionato male la stampella laterale e così, nonostante la prima inserita, appena sceso e dopo aver mollato il freno, la moto che era in leggera discesa, si è spostata quanto basta per far togliere il cavalletto ed iniziare a cadere!

La classica caduta da fermo del pirla! Mi è capitato diverse altre volte!

Fortunatamente ho evitato grossi danni perché sono riuscito a rallentare la caduta tenendola con parte del corpo ed una gamba fin quasi a poggiarla con dolcezza. Qualche graffio ritoccabile sulla coppa lato frizione ma peccato che si è spezzata la pedalina della leva del cambio che essendo in ergal è piuttosto fragile!

Fortunatamente Alberto porta sempre con sé il mitico nastro americano con cui siamo riusciti a sistemare il puntale in modo che potessi cambiare soprattutto a salire: devo dire che dopo un po’ di km ci avevo preso il piede nonostante lo stivale non facilitasse la cosa. Ciò nonostante abbiamo deciso di comune accordo di tagliare la seconda parte del giro.

Potrei dire che me la sono cercata. Ad un certo punto mi sono fermato proponendo di tornare indietro qualche centinaio di metri per scattare qualche foto al bel panorama. E la moto è caduta proprio durante questa sosta tra l’altro inutile, ad averlo saputo, perché proseguendo sulla avremmo goduto poco più avanti della stessa visuale!

Comunque sia è stato un bel giro nonostante la riduzione a causa dell’inconveniente.

Dopo un paio di rinvii causa, e che lo dico a fare? maltempo, anche oggi comunque era una strana giornata, non propriamente calda se non a tratti ed il cielo è stato quasi sempre velato o coperto. In compenso belle strade ripercorrendo in parte ma in direzione contraria quanto percorso l’ultima volta da solo.

Partenza alle 8:30 e con una rapida puntata di autostrada e superstrada siamo presto a Terni da dove imbocchiamo la Flaminia fino a Spoleto: come sempre notevole e divertente il primo tratto con delle belle curve ampie e pianeggianti.

Da Spoleto su per la SS 395 e poi giù verso Piedipaterno e la Val Nerina percorsa per un breve tratto. A Cerreto di Spoleto imbocchiamo la “Sellanese” che attraverso il Valico de Soglio scende poi rapidamente sulla SS 77 di Colfiorito. La nostra meta era Fiastra ma anziché arrivarci proseguendo sulla SS 77 un cartello ingannatore ci ha portato su una stradella che si inerpicava verso pascoli verdissimi. Ci siamo arrivati lo stesso. Il lago di Fiastra è davvero bello a vedersi dall’alto.

Da Fiastra verso Bolognola e poi Sarnano attraverso il passo di Sassotetto, la strada che avevo iniziato a percorrere il mese scorso e che allora era ancora abbondantemente circondata da neve molto alta. Da lassù c’è una vista molto bella sui contrafforti settentrionali del Monte Sibilla che ancora oggi era parecchio innevato. Altrettanto bella la discesa sul versante adriatico fino a Sarnano.

Una volta sulla provinciale, dopo aver mangiato qualcosa ad Amandola, la discesa fino alla Salaria è stata gradevole come sempre.

A parte una breve sosta ed un ultimo pieno la Salaria ci ha ricondotto velocemente a Roma.

Per me, come al solito, lo strazio di dover attraversare la città dopo tante belle strade!

Nota a margine: oggi dopo mesi abbiamo incrociato tanti motociclisti, quelli che solo col caldo…

Segnalo:
SS 395 tra Spoleto e Piedipaterno
Provinciale di Sellano tra Cerreto di Spoleto e Colfiorito
La provinciali tra il Lago di Fiastra e Bolognola. La seconda parte, la discesa sul versante adriatico vale la pena percorrerla al contrario.
SS3 Flaminia da Terni fino al Valico della Somma
SP237 Da Sarnano verso Amandola, Comunanza e Roccafluvione fino alla SS4. Occhio al tutor tra le gallerie tra Comunanza e Roccafluvione.
SS 77 del Chienti. Dal valico di Colfiorito fino a Serravalle.