sabato 18 giugno 2022

Ritrovare il piacere–4 giorni di moto senza affanno!

Lo scorso 25 marzo, una vita fa, lamentavo di come ormai la voglia di andare in moto fosse sotto i piedi. Ed a testimoniarlo la notevole rarefazione delle uscite, da novembre 2021 a marzo, e siamo a metà giugno. Eppure ciò nonostante, in vista e nella speranza di ritrovare la voglia, la settimana scorsa ho portato la moto dal fido meccanico per il solito tagliandino annuale: impressionante constatare come dalla volta precedente, lo scorso anno, abbia percorso poco più di 2000 km! Comunque sia cambio olio, filtri, candele, controllo generale e via, la moto è perfetta ed in questi giorni lo ha dimostrato ampiamente. A vendersela non se ne parla nemmeno, prendere sì e no 2000 € per far godere chi la compra!

Dal marzo scorso, e dall’anno scorso, sono cambiate tantissime cose, i cui dettagli esulano dallo scopo del post. Scartata l’idea di farsi una 3 giorni in moto da qualche parte lontano da Roma ho optato per far base a L’Aquila e godermi da vicino strade note ma stavolta raggiunte in un attimo.

Ed è così che ho ritrovato il piacere di andare in moto! Tutt’altra cosa uscire dal box e trovare a 10 minuti da casa strade divertenti, posti incantevoli. Niente a che vedere con la noia del dover percorrere, tra andare e tornare, qualcosa come 200 km solo per raggiungere da Roma strade degne d’essere percorse col piacere delle due ruote; per non parlare dello strazio di dover attraversare la trafficatissima città dopo esser stato ore in giro su strade statali e provinciali in posti superbi!

E le temperature soprattutto, una meraviglia, clima ideale, addirittura tendente al freschetto –abbigliamento estivo- al mattino, in quota e col il cielo coperto! Lasciata la fornace romana per ritrovarla solo 4 giorni dopo ho approfittato quindi della base aquilana per godermi ogni giorno un’improvvisazione. Nulla di particolarmente lungo, soprattutto perché, da buon clima montano, nel primo pomeriggio un temporale ci stava sempre, e proprio il primo giorno ho persino preso acqua per una quindicina di km.

Il 15 giugno parto da Roma di buon’ora: l’idea è raggiungere L’Aquila prendendola “larga”. E così uscito a Vicovaro dalla A24 inizio a scaldare le gomme sulla Licinese fino ad Orvinio. Scendo sulla Salaria e passeggio senza fretta fino ad Antrodoco da dove prendo, dopo tantissimo tempo, la SS 17 nel suo tratto iniziale, su fino al valico di Sella di Corno e poi giù a L’Aquila. Il tempo di organizzarmi, un pranzetto veloce, sistemare i bagagli e sono di nuovo in sella, obiettivo Campo Imperatore. E’ coperto e l’aria è frizzante. Mi avvicino alla SS 17 bis passando da Paganica e devio per i Piani di Fugno, sopra Filetto: bellissimi. Una puntatina agli impianti sciistici di Montecristo per godere della vista di L’Aquila dall’alto, qualche prova di inversione stretta sull’enorme piazzale del parcheggio deserto e poi su. Campo Imperatore è sempre meraviglioso ed emozionante, sia la salita in moto che il passeggiare senza fretta sulla piana. Al bivio prendo la provinciale che scende verso Santo Stefano di Sessanio, ammiro dall’alto la bella torre medicea completamente ricostruita e senza soste scendo verso Barisciano. Minaccia pioggia e all’orizzonte lampeggia. Sulla SS 17 fino a casa prenderò acqua anche perché mi sono attardato a salutare un conoscente.

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16 giugno. Un lungo riposo rilassato, una cenetta leggera e gustosa preparata in casa e al mattino sono pronto. Quasi senza programmare salgo istintivamente sulla bellissima strada che porta sull’Altopiano delle Rocche scegliendo quella più tortuosa verso Rocca di Cambio. Anche stamani l’aria è frizzante. Quante volte ho percorso queste strade, magari dopo aver impiegato ore per raggiungerle, che goduria poterle affrontare a fresco e senza fretta. Punto dritto per Ovindoli e Avezzano passando da Massa d’Albe. Entro ad Avezzano per un caffè e ovviamente mi ci perdo! Mi ritrovo su una sconosciuta stradella che attraversa i campi del Fucino e dopo aver chiesto indicazioni ritrovo la strada per la SS 5 Tiburtina. La meta è scontata: Collarmele e il valico di Forca Caruso, non ci vado da 2 anni. La strada è perfetta, riasfaltata da poco! E che ve lo dico a fare? Goduria! Non mi lascio nemmeno scappare la possibilità di tornare sotto le pale eoliche: è passata una vita! Le strade bianche continuano ad esercitare un fascino misterioso sul sottoscritto…Da Forca Caruso la discesa verso le gole di San Venanzio è divertentissima, macchine e traffico non pervenuti! In men che non si dica sono a Raiano. Proseguo per Popoli ma non ho voglia di rientrare subito dalla SS 17. Mi allungo un pezzetto sulla Tiburtina e rientro a L’Aquila dalla statale del fondovalle del Tirino, con scorci verso Rocca Calascio e Ofena. Si sta annuvolando decisamente. Poco più tardi, solito acquazzone ma ero già a casa.

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17 giugno. Anche se non fatto finora molti km preferisco non forzare e quindi rimando alla prossima la camminata fin nelle Marche. Ma le tante curve e il divertimento impongono di farne ancora. Mi avvio sulla SS 260 per Monterale: è tutta un cantiere, stanno costruendo gallerie e viadotti e diventerà una strada a scorrimento veloce che collegherà la Salaria all’aquilano. Lascio la statale per una sconosciuta SP 3 Umbra…eppure l’Umbria è lontana ancora! E’ una stradella che si arrampica rapida per scavalcare la dorsale che divide la valle aquilana dal territorio di Borbona e di Posta. Raggiunta la Salaria mi rilasso, ad eccezione del divertentissimo tratto delle gole del Tronto. Ad Ascoli il caldo si fa sentire per la prima volta, ma basta poco per dimenticarsene perché la prima dozzina di km della SS 81 per Teramo, indimenticabile, richiede concentrazione. Curve continue ad “S” e tornanti, sia a destra che a sinistra, “S” e tornanti…che spettacolo! Una volta a Campli ci si rilassa e si gode del paesaggio. Raggiunta Teramo prendo la bellissima SS 80 del Gran Sasso, C’è solo una deviazione poco prima di Montorio al Vomano. E poi anche qui si ricomincia a piegare. Le strade finora sono state tutte pochissimo trafficate, ma occhio sempre a pullman ed autocarri! Poco prima di Ortolano l’asfalto è un po’ bagnato, ha piovuto da poco e minaccia di farlo ancora, ma non lo farà. Sotto Campotosto esce il sole di nuovo, Valico delle Capannelle e già per la discesa fino ad Arischia! Che spettacolo!

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18 giugno. E’ il giorno del rientro. Ieri sera una pizza in compagnia ed una lunghissima passeggiata in centro con un “cicerone” d’eccezione. Quante cose da imparare, e tutte belle, su questa bellissima città che sta rinascendo più bella di prima. Con calma sistemo le mie cose, zainetto leggero in spalla come all’andata, e via. Si torna a Roma, ma alla larga. Punto deciso a salire a Campo Felice dalla vecchia statale di Lucoli. Bellissima e divertente come sempre! In breve tempo sono al valico della Crocetta, 1600 m slm circa. Vento teso da nord, aria frizzantissima. La piana di questo posto è sempre magica! Riscendo dalla 696, valico della Chiesola e giù, al casello dell’A24 scendo verso Tornimparte con già in mente la voglia di salire ai piani di Rascino (lo so! non sono proprio quelli ma ormai il nome è rimasto). La strada, come sempre e le tante altre volte che l’ho fatta, è da godersi lentamente, ammirare il paesaggio e respirare. Scendo verso Fiamignano e con la superstrada in breve sono al bivio per Magliano dei Marsi. Resto sulla SS 5 Tiburtina: Sgurgola, Tagliacozzo, la variante al posto della vecchia dei Colli di Montebove: veloce e divertente. A Carsoli decido di restare ancora sulla statale: Arsoli e Vicovaro. Da qui in poi A24 che mi porta dritto dentro la fornace di Roma. Stamattina a L’Aquila c’erano 24 gradi. In centro a Roma 35!

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Che godimento! Ho detto che non avevo più voglia di andare in moto? Mi smentisco.

Visite alle pale eoliche di Collarmele a confronto.

13 giugno 2009

16 giugno 2022