mercoledì 8 agosto 2018

8.8.2018…pioggia e botto!



Chiarisco subito il botto, in realtà si è trattato della solita banale caduta da fermo, o meglio la moto che ti cade da sotto le chiappe, ma stavolta provocata da un trio di imbecilli.
Ti fai infatti 500 km di moto tra curve, tornanti e cacche di vacca, con l'asfalto spesso malandato e poi arrivi a 500 m da casa e trovi la famiglia di coglioni 70enni che attraversa fuori dal semaforo pedonale una strada trafficata e laddove una corsia è larga 15 metri!
Scalo, inchiodo, inveisco...resta la marcia, la frizione scappa di mano e....pam...moto a terra con trattenuta. Tipica caduta da fermo. Per fortuna il paracolpi del motore ha fatto il suo dovere e si è solo piegata la leva della frizione.

Il tipo col Vespone accanto a me se la stava vedendo peggio di me ma è riuscito a stare in piedi.
E la beffa? Il tempo di tirar su la moto con l'aiuto del vespista ed una ragazza che rallentava il traffico e la famiglia era scomparsa!!! E già, l’honestà va di moda!

Che il prossimo mezzo che andrà loro incontro sia un autobus!!!

Uscire di giorno feriale, soprattutto se si è in ferie, è sempre gustoso nonostante forse un po’ di traffico più intenso e qualche furgone o camioncino di troppo sulle strade. Ma basta allontanarsi un po’ ed addentrarsi negli angolini delle province per trovare sempre strade quasi deserte.

IMG_20180808_160715E’ già la seconda o terza volta che parto con un’idea e poi strada facendo la cambio, improvvisando alla ricerca di ricordi o nuove emozioni, e devo dire che funziona. Oggi poi nuvoloni scuri e rombi di tuono mi hanno spinto altrove ma alla fine, l’acqua mi ha trovato!


Partito come al solito di buon’ora alle 9:14 ero già un bel pezzo avanti sulla SS 313, bella strada che si snoda sul fondovalle dei colli della Sabina, se non fosse, come al solito, per l’asfalto spesso malconcio e per i postumi di un temporale notturno che qua e là aveva sparso fanghiglia o brecciolino!
Primo cambio di programma. Anziché raggiungere Rieti via Contigliano-Cottanello proseguo per Terni, e da lì un pezzetto di SS 79 mi ha portato, costeggiando il bel lago di Piediluco, rapidamente verso Rivodutri e su a Morro Reatino: obiettivo, una delle più belle strade a zig-zag nel bosco da percorrere in scioltezza. Occhio alle pattuglie dei Carabinieri, non è difficile trovarne in agguato.
Con una mezza idea di raggiungere le Forche Canapine visti i nuvoloni a sud ed il sereno a nord da Leonessa punto per Cascia, da quanto tempo non facevo quella bella strada! A Cascia i segni del recente terremoto si manifestano un po’ inattesi: palazzine nuove, in cemento armato, con gravi lesioni a “x”, tamponature saltate…abbandonate al loro destino…che amarezza.

Purtroppo le strade che salgono da Norcia alle Forche Canapine sono chiuse e quindi secondo cambio di programma: ritorno verso sud attraverso una stradella sconosciuta ma che offriva scorci inattesi verso le montagne alle spalle di Leonessa.

Sosta obbligatoria ristorante “La tana del Lupo” ad Albaneto!

La discesa lungo la statale verso Posta è sempre molto bella e divertente, il tempo di attraversare la Salaria e risalgo rapidamente verso Montereale e poi ancora giù per Pizzoli. Dopo tantissimo tempo ritorno sulla statale 80 verso il Valico delle Capannelle e, graditissima sorpresa, con l’asfalto rifatto da pochissimo! Una vera palestra per motociclisti!

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Nonostante i nuvoloni sparsi un po’ ovunque svolto a sud sulla 17 bis, su e giù ad Assergi e poi verso Campo Imperatore, tra i 1300 ed i 1600 m slm. Costeggiare il massiccio lungo questa bella strada è sempre bellissimo. In vista della piana sottostante Campo Imperatore, il piccolo Tibet, i goccioloni cominciano a cadere insistenti e devo fermarmi ad indossare la protezione antipioggia a corredo del giubbino estivo traforato. Servirà a poco perché mi sono accorto dopo la guaina interna si è tutta screpolata e corrosa, da buttare!

Mi fermo a godere degli sprazzi di sole e il panorama della cinta di cime davanti a me, solo il Corno Grande è coperto da nuvoloni scuri. A ovest, verso la strada di ritorno, si addensano nubi scure: nulla di buono in vista.

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Al bivio per Santo Stefano di Sessanio scendo verso valle godendomi i lampi all’orizzonte e il vento si fa teso: ogni volta che passo da qui non posso non ricordare quel mitico 28 gennaio 2008! Non appena lascio il paese diretto al casello autostradale de L’Aquila Est inizia a piovere, sempre più forte, una ventina di km sotto l’acqua, e ancora in autostrada fino a Pietrasecca. La strada in discesa si trasforma rapidamente in un torrentello e scopro che persino gli stivali da moto sono ormai vecchietti e passa un po’ d’acqua nel piede sinistro. Non so se sentirmi infreddolito o bagnato ma tutto sommato la copertura tiene in apparenza ancora abbastanza, solo i guanti sono zuppi, ho tenuto quelli estivi traforati.
Le parti più in umido, come tutti i motociclisti ben sanno, quelle inguinali…l’acqua scivola dal serbatoio dritta giù all’inizio della sella e…ristagna! e non c’è niente da fare…

Raggiunga l’autostrada mi fermo a fare il pieno poco dopo Aquila Ovest, controllo quanto sia bagnato, pensavo peggio, metto cellulare e portafoglio in una busta e li ripongo nella mitica borsetta da sella, cambio i guanti e via di nuovo.
Strada facendo, verso Pietrasecca, smetterà di piovere, e mi asciugherò quanto basta. Per fortuna è comunque agosto…

Segnalo:

SS 313 “Ternana”
SS 79 tra Terni e Rivodutri
SR 421 tra Morro Reatino e Leonessa
SR 471 tra Leonessa e Cascia e tra Albaneto e Montereale
SS 80 del Valico della Capannelle
SS 17 bis tra la SS 80 e Campo Imperatore



MAPPA

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