mercoledì 11 ottobre 2023

Frosinone A/R

Tanto per chiarire ulteriormente quanto scarsa, direi assente, sia la voglia di andarmene a spasso in moto, direi che oggi è emblematico. Anni fa avrei dato chissà cosa per una stagione estiva così prolungata, per questo ottobre che scalda ancora. Comunque sia ultima uscita (uscita?) registrata febbraio scorso.

E nel frattempo l’ho anche tenuta in conto vendita da aprile a metà settembre. Dopo di che la sto usando abbastanza, ma per comodità e praticità urbana, nonostante non sia proprio uno scooter! A proposito, di recente ho anche fatto abbassare la sella guadagnando un paio di cm e mantenendone tutto il comfort. Meglio di niente, soprattutto nell’uso urbano con frequenti stop&go.

Un’idea della scarsissima voglia potreste farvela osservando come sono vestito. Pantalone di cotone leggero, scarpe da ginnastica, giubbino in acetato su t-shirt. E mi sono fatto Roma-Frosinone via A1 andata/ritorno.

Il casco integrale, almeno quello. Ma niente guanti…

Perché Frosinone? Il motivo è presto detto. Da tempo sono incuriosito dall’Honda Monkey 125, il nome è tutto un programma. E’ un remake in chiave moderna di un vecchissimo modello, insieme alla non meno curiosa Honda ST Dax 125 (se ha le marce è femmina…). Ma a Roma non c’è nemmeno un concessionario/rivenditore che ne abbia una in esposizione. E così un annuncio dell’usato da un concessionario di quella cittadina mi segnala la Monkey, usato come nuovo, con ancora più 4 anni di garanzia (casa madre ne dà addirittura sei!).

E così decido di andare a vederlo de visu. Telefono per avere conferma della visibilità e parto. All’andata l’autostrada era in programma, al ritorno m’ero prefisso di fare un giro lungo per statali e provinciali, da est via Alatri, Fiuggi, o da Ovest via Maenza, Monti Lepini…m’ero.

Dopo aver passato una mezz’oretta scarsa a guardarmi la Monkey, e già che c’ero una Dax, ho ripreso la moto e me ne sono tornato così com’ero venuto. Via A1.

Nonostante tutto, la camminata autostradale, compresa di qualche accelerata no limit, non m’è dispiaciuta: il vento, l’aria fresca, il rombo pieno del motore che si difende più che bene nonostante gli anni e i chilometri. Ma fine delle velleità. Per ora? Non so.

Ora torniamo a questa motociclettina. Carina è carina, ma dalle foto se osservate la mia faccia, dopo esser sceso dalla Yoshimura, esprimono qualche perplessità. Per carità, non estetica in generale, ma estetica di me sopra. Mi sento già preso per il culo passando per strade romane. O forse sbaglio.

Comodissima. Leggerissima. Un burro di frizione. Nelle foto non sembra ma è perché mi stavo tirando un po’ su per provare quanto fosse ampio il margine di manovra per poggiare con comodità i piedi. Il fatto che sia di fianchi molto stretta non fa notare l’altezza sella a 77,5 cm da terra. ABS, cambio a 5 rapporti, 10 CV, 10 CV? (la Suzuki ne ha quasi 100).
Il serbatoio da 5,6 litri sembra ridicolo ma non lo è: casa madre lo da per 66 km/l! E le recensioni lo confermano!

Ho persino visto un video di prova tempo fa, con qualche velleità per sterrati visto le gomme un po’ offroad che monta.

E ripartono i mille cambiamenti d’idea e d’umore. Forse un anno fa ho sbagliato, avrei dovuto dare indietro a 1700 la moto con i lavori da farci e prendere il KL Brera X 300 che comunque mi piacque. E invece c’ho speso un botto tra distribuzione, pompa benzina, rifasamento ecc. e adesso non riesco a venderla a quel che vorrei, partito da 3000 sono a 2500, ma dovrò scendere ancora.

Sempre che me la venda poi.
Salvo ripensamenti vari (…) se dovessi prendere qualcosa di diverso, di comodo per la città innanzi tutto, non sarà prima di aver venduto la Suzuki. Forse…Oppure (un altro oppure) come dice mia moglie “ma scusa, la moto ce l’hai, perché prendere un’altra moto?”…(forse perché temo di doverci spendere ancora soldi vista l’età? Della moto, ovvio!)

E perché, la Royal Enfield HNTR 350, provata lo scorso gennaio, che t’ha fatto? Costa come il Monkey…

 

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giovedì 2 febbraio 2023

Passeggiata sui colli

Sempre nell’ottica di far girare la moto ogni tanto approfitto del tepore (apparente) della tarda mattinata per fare un giretto senza impegno. Un paio d’ore tutto sommato gradevoli.

Raggiunta la SS7 rapidamente col GRA passeggio per la lunga salita rettilinea fino alla sommità della famosa località Frattocchie, salita nota soprattutto ai ciclisti.
Ad Ariccia un paio di deviazioni di troppo per lavori mi portano un po’ a sud di Genzano che recupero rapidamente fino a riprendere l’Appia. Le velleità erano di arrivare chissà dove con l’Appia, a Brindisi forse! Scherzi a parte poco prima di Velletri punto a nord sulla bella provinciale che si inerpica curvosa fino alla via dei Laghi.
Costeggio il lago di Nemi e mi godo i panorami su quello Albano. Magari fermarsi al sole e mangiarsi un panino con la porchetta con vista lago ci stava pure, così come ci stava una discesa al lungo lago e mettersi al sole come lucertole.

Ma la voglia è poca. Un’altra volta magari con un clima meno freddino. E quindi giù per Marino e Ciampino e poi di nuovo verso casa col GRA.
Ad maiora!

PS) a casa mi sono accorto che l’unica chiave rimasta (per forza!) era quella di avviamento inserita nel blocchetto. Il resto se n’è andato chissà dove staccatosi o rotto insieme al portachiavi in pelle che mi regalò mia suocera una vita fa. Un bel portachiavi che raccoglieva tutte le chiavi evitando che strusciassero sulla base del blocchetto di avviamento.