venerdì 23 luglio 2021

Umbro-Marchigiano 2…al forno!

La mattinata è stata decisamente piacevole, appena uscito dalla città l’aria era insolitamente ed inaspettatamente fresca, nonostante le previsioni riportassero per oggi una giornata torrida. Sarà stato l’umido della notte, le strade tra campagne e colline e per finire oltre i 1000 metri del Monte Cucco e della ombrosissima Val di Ranco con i suoi faggi secolari.

Ma il pomeriggio, praticamente dalle 14:30 in poi di ritorno a Roma è stato come viaggiare in un forno! Scendevo dal Monte Cucco diciamo di ritorno, ma non senza allungarmi un po’ per Scheggia allo scopo di ripercorrere la bella strada che scavalca una piccola dorsale e scende a Gubbio (non ci passavo dal 2013!). Nonostante un po’ di ventilazione forzata quando la velocità superava i 100 km/h la cosa è stata aggravata da un sacco di cantieri e sensi unici sulla bretella Orte-Terni, con code a passo d’uomo e calura al limite della sopportazione! Per non parlare dell’attraversamento della città.

Va decisamente segnalata la pausa pranzo: da Tobia in Val di Ranco. Lo conoscevo e c’ero stato diverse volte e il posto è davvero notevole, e si mangia molto bene circondati dal bosco. Una curiosità: all’interno di una delle sale c’è il maestoso tronco di un faggio secolare, che esisteva già e che non è stato abbattuto ma anzi, la struttura gli è stata costruita intorno!



Comunque sia la mattinata è filata liscia e gradevolissima, e senza soste tranne che per un rabbocco di benzina, da Passo Corese lungo tutta la sempre molto bella e divertente SS 313; nonostante le gomme nuove di zecca (le solite eccellenti Metzeler M5) è un po’ preferisco sempre “passeggiare” senza cercare la piega se non quando proprio la strada la chiama!

Da Terni la Val Nerina era passaggio obbligato, dopo l’anno scorso, percorsa venendo da Sellano verso Terni, non la percorrevo seriamente tutta fino a Visso dal 2018! Sempre impressionante la frana sul Nera causata dal terremoto, pochi km prima di entrare a Visso; come facilmente immaginabile lo stato della zona è tuttora estremamente drammatico.

Proseguendo sulla statale arrivo fino a Muccia, altre testimonianza triste del terremoto, e punto a nord verso Matelica e Fabriano. Vista l’ora deciso di salire verso monte Cucco proprio per pranzare da Tobia e alla mezza sono già seduto.

Tra i tempi un po’ lunghi del servizio ed il volermi godere la frescura del bosco mi rimetto in marcia verso le 14:30 e decido appunto di puntare ancora un po’ a nord. Ci sarebbe stato il tempo per godersi Isola Fossara ed i precipizi del Catria ma a valle fa davvero caldissimo adesso. E così mi rimetto in marcia verso casa.

Itinerari già noti, niente da segnalare.