sabato 9 marzo 2019

Altro che tagliando






Giusto il tempo di passare dal meccanico a ritirare la moto e lasciargli la stratosferica cifra di 805 € (avrei dovuto fare solo il cambio d’olio, candele, pulizia filtro, cambio pasticche anteriori e bazzecole varie e invece mi sono ritrovato a dover cambiare anche: catena di distribuzione e tendicatena, catena di trasmissione, corona e pignone!) e parto per un giretto.
Un bel sole primaverile ma le temperature tutto sommato ancora piuttosto freschine: partendo dalla città non ci si rende conto di quanto più basse siano in campagna o sui monti!
Strade note, a parte forse qualcosina, e soprattutto strade su cui non tornavo da tempo con due lunghi tratti per andare di Flaminia e per tornare ben 140 km di Cassia.
Senza soste una lunga tirata di Flaminia fino al bivio per Orte Scalo e poi su per Amelia, visto l’appetito diciamo che ho fatto uno spuntino quasi pranzo. Da Amelia la notissima e bella strada per Guardea per deviare poi verso nord dove una piccola provinciale sale e scende la dorsale tra la valle del Tevere laziale e quella Umbra che all’altezza di Todi subisce una brusca variazione di direzione e alimenta il bel lago di Corbara. Panorami interessanti fino al massiccio del Gran Sasso ed il Terminillo!
Quasi a Todi ritorno verso Orvieto passando dalla bellissima strada del lungo lago di Corbara, notissima per le belle curve e le condizioni dell’asfalto sempre ottime. Sarà stato un caso ma questa è stato l’unico tratto di strada ottimo, per il resto un disastro tra spaccature, disconnessioni e buche! Roba da farti passare la voglia.
Da Orvieto Scalo risalgo rapidamente verso il Monte Peglia ma devio per Colonnetta di Prodo e riscendo lungo una strada che non facevo davvero da anni! Ma com’è ridotta male!
Punto verso Marsciano attraversando tipici paesaggi umbri molto belli, dove mi fermo per un altro rapido spuntino.
Riprendo la salita al Monte Peglia ma dal versante opposto e visto anche qui il pessimo stato della strada mi passa la vogli di arrivare in cima e dopo San Venanzo devio a nord verso Monteleone d’Orvieto e Città della Pieve: finalmente strade decentemente tenute e da gustarsi.
A Città della Pieve è tempo di tornare verso Roma, ma con calma: decido quindi di andarmene verso la Cassia passando da San Casciano dei Bagni e Celle sul Rigo. Anche qui l’ultima volta fu con Alberto diversi anni fa.
Al bivio con la Cassia sono a 145 km da Roma. Il tempo di sistemare cuffiette e musica e con andamento sostenuto in un paio d’ora sono a casa.
Però, che freddo fa ancora!


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