sabato 20 luglio 2013

Brividi estivi

Oggi molto spesso mi sono posto un quesito. Ma siamo a luglio? Sia oggi che la volta scorsa nonostante la temperatura cittadina desse l’illusione di un gran caldo l’abbigliamento estivo da moto si è decisamente rivelato al limite…del brivido. Passi per i pantaloni perché come noto le gambe sentono meno gli effetti termini e sono vicine al motore ma il giubbino traforato si è rivelato decisamente inadeguato già dal km 40 della Salaria tant’è che prima di salire su al Terminillo ho indossato sotto il giacchetto in acetato tappa buchi che danno in dotazione! E devo dire che a parte i tratti tra Teramo ed Ascoli Piceno ed al ritorno lungo la Val Nerina assolata fino a casa l’ho sempre tenuto sotto…ed una volta anche sopra visti i goccioloni che hanno accompagnato il mio tragitto dal valico di Forca Canapine fino alla Val Nerina.

Insomma decisamente freddino visto il periodo…o forse sono più freddoloso? O forse c’è il deciso contributo dovuto alla mancanza della protezione che dava la semi carenatura del Bandit?

Gran bel giro comunque che conferma le mia qualità di iron biker e la decisa scomodità complessiva della Z750 sul lungo tragitto: sella dura come tutte le sportive tanto che spesso per riposare le chiappe arretro a cercare la parte più morbida della mono sella anteriore. Se mi faccio due conti ho percorso quasi 600 km e sono sempre stato in sella scendendo per mangiare qualcosa un paio di volte ma per non più di un’oretta in tutto! Ma chi me lo fa fare?…E’ che da solo cos’altro potrei fare se non andare, andare, andare…e ovviamente tornare.

Il feeling con la moto ovviamente cresce anche se, lo ammetto, risento ancora spesso della inesperienza nel calibrare gas e marce con i suoi 110 CV e qualche leggera (ehm) deviazione dalla traiettoria c’è scappata anche ieri…

Il percorso mi ha visto tornare su strade note alcune delle quali non percorrevo da tempo ma che meritano sempre e memore dell’ultima volta che mi ha fatto perdere un sacco di tempo su stradacce inutili ho voluto cercare appositamente bei percorsi curvosi. La veloce Salaria, la salita al Terminillo dove faceva decisamente freddo! La discesa verso Leonessa su una strada paesaggisticamente sempre molto bella. Da Leonessa a Posta sempre divertente. Sulla SS 17 da Antrodoco verso l’Aquila per un istante sono stato tentato di deviare verso il Monte Calvo. Ogni volta che capito dalle parti de l’Aquila sono incuriosito dalla strada che si vede tagliare la base di questa cima osservando verso nord-ovest e mi hanno detto che il primo tratto è asfaltato: prima o poi ci vado.

La salita verso il valico delle Capannelle è arcinota per me e sempre divertentissima! Una sorpresa gradevole la SS 80 soprattutto dopo il km 30. Era pressoché deserta ed i suoi paesaggi sono sempre molto belli da percorrere. Ovviamente, memore dell’increscioso episodio dell’autovelox di 5 anni fa (minchia, già 5!!!) al km 40, la malefica galleria “Paladini” (vedi qui e qui) mi sono messo a 30 orari! All’uscita nessuna pattuglia di municipale imboscata e nascosta…ero pronto col medio alzato, giuro!

Altra strada percorsa proprio l’anno di quella multa è la SS 81 tra Teramo ed Ascoli Piceno ed anche questa è stata un gradevolissimo ritrovare di percorsi divertenti con arrivo in vista del caratteristico profilo frastagliato del Monte Ascensione.

Una volta sulla Salaria ero indeciso. L’idea di farmi i circa 170 km di Salaria per rientrare a Roma era parecchio sgradevole ma al tempo stesso e già da un paio d’ore, l’interno e verso le cime era carico di nuvoloni neri che non promettevano niente di nuovo con un primissimo pomeriggio ora giusta per dei bei temporali! E alla fine è stata proprio la seria minaccia di temporale verso sud che mi ha spinto a nord dopo Arquata del Tronto su per il Valico di Forca Canapine. Non credo di averlo mai percorso in questa direzione e devo dire che ho scoperto un tratto di strada decisamente bello e dai paesaggi inattesi, molto di più che non i tratto che da Norcia sale al bivio per Castelluccio. Il valico vero e proprio è poi proprio su questo tratto.

Basta guardare le foto per rendersi in parte conto di quel che ho avuto intorno fino a Norcia ed anche se per poco proprio da lì in poi e fino alla Val Nerina ho preso un po’ d’acqua. Più salivo più mi chiedevo se avessi fatto bene. A pochi km da me lampeggiava e tuonava e sembrava proprio camminassi sul bordo dei temporali tra qualche gocciolone isolato, raffiche di vento e fulmini in lontananza. Da solo senza incontrare nessuno! Tutto sommato un bel vedersi.

Ormai sulla strada del ritorno la Val Nerina è sempre molto bella da percorrersi in qualsiasi stagione (occhio agli autovelox fissi soprattutto tra Sant’Anatolia e Montefranco). Sono stato tentato di deviare per Spoleto e scendere dalla Somma ma era già un po’ tardi e tutto sommato appagato. Non tanto da evitarmi di andare a divertirmi un po’ sui primi km della SS 3 tra Terni e Spoleto che presenta una serie di curve ampie e divertentissime; infine, pur di non spararmi decine di km di superstrada ed autostrada fin da Orte ho deviato per la Flaminia rientrando verso Narni e da lì sono andato a prendere l’A1 a Magliano Sabino.

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P1120941-CANAPINE


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