sabato 2 giugno 2012

Tra Lazio, Abruzzo e Molise. Un giretto…da 700 km!

E dopo un maggio estremamente piovoso si parte per un gran bel giro.

Quasi improvvisando mi trovo sulla A24 e decido di uscire a Celano (AQ) per tornare dopo un bel po’ sull’Altopiano della Rocche attraverso la bella SS 696 a partire da sud. L’aria è fresca ed invita a viaggiare tranquilli e rilassati a godersi il fresco ma le strade sono bene asciutte e senza insidie neanche nelle zone in ombra come accade anche d’estate in montagna.

Una ricca colazione nella piazza di Rocca di Mezzo e poi via verso nord, verso la piana de l’Aquila. Come spesso accade mi perdo un po’ tra le varie stradelle vicinali della zona di Panfilo d’Ocre ma alla fine, tra i resti ancora drammatici e così evidenti del terremoto raggiungo la SS 261. Una bella strada di fondo valle che improvvisamente risale verso la provincia di Pescara e che invece ridiscendo verso la Tiburtina dopo Castelvecchio Subequo.

Quest’anno è la seconda o terza volta che passo di qua ma ogni volta è sempre divertente, è davvero un gran tratto di strada per motociclisti.

A Collarmele volto verso sud-est, Pescina, Ortona de’ Marsi nella Val Giovenco: il mio obiettivo è la vecchia SS 83 che fa il giro intorno al massiccio che sovrasta Cocullo e che la A25 attraversa con una galleria di oltre 3 km: il valico dell’Olmo. Ho visto agonizzare una serpe che era stata appena schiacciata dalle ruote di una macchina. M’ero fermato per spaventarla affinché si togliesse dalla strada e invece stava lì a contorcersi e schizzare sangue dalla bocca ad ogni torsione!

Da Cocullo per stradelle vicinali e bruttarelle vado verso Sulmona e da lì a Pacentro salgo verso la Maiella in cerca di frescura: fa davvero caldo oggi. La salita da Pacentro sulla SS 487 è una sorpresa. Fatta in discesa diversi anni fa con Barnaba si rivela divertente e sicura e piena di tornanti che pare lo Stelvio!

Resto su questa Statale fino a Passo San Leonardo e ridiscendo (la strada da qui è davvero mal tenuta!) verso Roccamorice dove un locale mi conferma quanto avevo visto sulla carta: c’è una strada piccola e stretta ma che passa in boschi e bei posti da vedere che porta dritta al Blockhaus, sopra Passo Lanciano, la parte più alta della Maielletta e raggiungibile in moto od in auto.

Una breve sosta a godere il panorama verso l’Adriatico e Monte Amaro (la vetta del massiccio della Maiella) e ridiscendo verso Pretoro e Guardiagrele, sulla SS 81 prima e su strade provinciali poi, fatte altre volte, da solo o in compagnia, che mi lasciano costeggiare tutto il versante orientale del massiccio: Palombaro, Fara San Martino, Lama dei Peligni, Palena.

Al termine dell’ultimo breve valico (della Forchetta) si apre davanti a me verso sud la Piana delle Cinque Miglia verso Roccaraso. Quasi d’istinto seguo un gruppo di motociclisti che deviano a sinistra verso Ateleta. Ottima scelta. Una bella strada sale in fretta e ridiscende rapida verso la val di Sangro…un altro po’ e arrivo sulla costa adriatica!

E’ ora di rientrare…hai voglia! Superstrada fino al bivio per la SS 17 e come se non bastasse per oggi mi faccio i valichi di Rionero Sannitico e del Macerone sempre belli e divertenti anche se lo sono molto di più verso nord.

La SS 627 della Vandra mi riporta ad Atina e poi di superstrada a Sora. Con breve deviazione per un saluto a Casalvieri.

Ferentino, A1…a casa.

 
Visualizzazione ingrandita della mappa

Video della stradella che da Roccamorice porta alla Maielletta

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