martedì 10 novembre 2020

L’estate di San Martino tra Lazio e Abruzzo



Con un gran bisogno di staccare la spina dal lavoro, quasi senza preavviso ieri mi sono preso permesso per oggi, per andarmene appositamente a zonzo con la mia fidatissima compagna di decine di migliaia di km macinati insieme ormai dal 2013! E con la certezza di trovare un’aria mite, in questo inizio novembre degno della leggenda del santo che divise il suo mantello col povero!

Che coincidenza con l’uscita dell’11 novembre di due anni fa! Anche allora una giornata mite ed un’uscita molto bella!

Innanzi tutto parliamo del nuovo acquisto! Ieri, dopo aver scambiato consigli con un amico che la sa lunga in proposito, sono andato da Cisalfa e mi sono comprato una superlativa maglia tecnica “Thermal Plus” della Reusch. Credo di aver finalmente risolto i problemi di spifferi e freddo, ad averci pensato prima, un po’ come per la fascia lombare che tra l’altro ho scoperto che ora che fa freddo tiene al caldo tutta la zona! E’ vero che oggi l’aria era particolarmente mite fin dalle 10 ma salendo di quota o nei versanti in ombra è comunque autunno inoltrato e la maglia termica fa egregiamente il suo lavoro! Quando sto fermo sembra di avere un termosifone sulla pelle! Ottimo!

Ma veniamo al bel giro che, tanto per cambiare mi ha portato su strade nuove e gradevoli e con ritorno apprezzatissimo sulla Sublacense, tra Subiaco e Jenne, davvero notevole.

A Vicovaro Mandela lascio l’autostrada per esplorare questa nuova provinciale, fatta un paio d’anni fa in macchina quasi per caso e che mi aveva incuriosito. Attraversando colline e campagne, in un gradevole saliscendi e tutto sommato ben tenuta passa i paesi di Sambuci, Ciciliano, Cerreto Laziale, si inerpica a scavalcare il versante occidentale della valle dell’Aniene. Sale rapida con dei bei paesaggi, e passaggi!, verso Rocca Canterano e ridiscende a Canterano reincrociando la SS 411 che da Arsoli va a Subiaco.

Da qui è stato bello riscoprire la bellissima strada, caratterizzata dai famosi monasteri all’inizio: inizialmente molto stretta, costeggia in alto tutto il versante orientale dell’Aniene, che si scorge in più tratti nella stretta valle, fino a Jenne.

Lo stesso tornate, oggi e nel 2007! Era tiepido anche allora!



Da qui si sale rapidamente verso gli Altopiani di Arcinazzo, sempre molto suggestivi. Dopo anni ho riconosciuto subito l’incrocio per Trevi e Filettino. Dovrò tornarci prima o poi. Sarà ancora chiusa la bella strada di Valle Granara verso Capistrello? Non ci vado dal 2015 ed allora c’era ancora il mezzo “new jersey” facilmente aggirabile con la moto. Il rischio di queste semi-chiusure è che magari passi da un lato, ti fai bei km e trovi sbarrato dall’altro costringendoti a tornare indietro, salvo aspettare per vedere se viene su qualcuno dalla direzione opposta!

Da Arcinazzo la strada è sempre paesaggisticamente molto bella, il sole è ormai alto e le strade ben asciutte, sull’asfalto poche foglie secche, innocue.

Dopo Guarcino incrocio la Prenestina che mi porta rapidamente al bivio per Veroli. E’ giorno di mercato e la deviazione obbligatoria mi porta ai ruderi della rocca da cui si gode un bellissimo panorama della valle del Sacco.

L’idea iniziale era raggiugere da Forca d’Acero Alfedena per tornare a pranzo nell’ottimo ristorante “La ruota” ma è tardino e questa meta lontanuccia. E così pregusto il pranzetto a Forca d’Acero come appena finì il lockdown dello scorso inverno e si poteva arrivare ai confini del Lazio! Peccato averlo trovato chiuso! Dopo tutto, di martedì, a novembre, ma chi ci va? Giusto io!

La salita da Sora su a Forca d’Acero è sempre spettacolare, la strada poi è asciutta ed ottimamente asfaltata!

A parte le doverose fotografie del bosco sulla cima, fittamente tappezzato di foglie di faggio rosso ruggine, il contrasto tra le cortecce grigiastre e il fogliame, che spettacolo…ma a parte questo senza soste ridiscendo a valle, incrocio Opi splendente al sole e punto verso Pescasseroli dove ho intenzione di mangiare in un posto che già conosco.





Ottima scelta. Un pranzo davvero gustoso, seduto al sole come le lucertole, da solo, ben distanziato, in regime Covid che ci accompagnerà chissà per quanto ancora! A proposito: ho fatto appena in tempo a passare in Abruzzo, da staserà sarà zona arancione, nessuno entra od esce!




Pescasseroli, valico di Gioia Vecchio, Pescina, autostrada a Celano: è storia nota e discesa prudente. La strada è spesso in ombra dopo il valico e molto umida, insidiosa.

Segnalo…le solite strade, a parte le provinciali 42 e 47 da Vicovaro verso Canterano. Ottime per una passeggiata al volo fuori Roma.

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