mercoledì 18 marzo 2015

Dieci anni di moto!


(quasi) Esattamente 10 anni fa, era il 17 marzo 2005, dopo un ventennio di astinenza dalle due ruote, tornavo alla moto, con la M;  astinenza contenuta da un paio d’anni di Vespa PXE150 tra il 1988 ed il 90 ed altrettanti di Piaggio Super Hexagon GTX 180 tra aprile 2003 e, appunto, marzo 2005. Ritorno in grande stile allora, comprando nuova da concessionario la mia fidata Suzuki Bandit 650S che tanto ha contribuito a trasformarmi nel motociclista che sono: ovvero colui che guida la moto e non ciò che allora ero, ovvero colui che si faceva guidare dalla moto!

Era un po’ che pensavo di festeggiare questa ricorrenza con un bel giro in moto e mi spiace solo che forse a causa del rinvio dovuto al fatto che fino a ieri pioveva a dirotto, l’amico Alberto non è potuto essere con me a condividere le emozioni! E infatti il giro programmato per ieri fin dalla settimana scorsa, prendendo ferie apposta domenica sono riuscito a spostarlo ad oggi proprio per le pessime condizioni meteo.

PANO_20150318_112922Persino oggi, con previsioni che davano sereno ovunque anche se con temperature bassine, il sole s’è fatto vedere davvero poco con un’aria umida e freddina, a volte fastidiosa, sole velato quando c’era visto che per lo più è stato coperto: ciò per quasi tutto il percorso fino a metà pomeriggio ormai sulla strada del ritorno. Tutto sommato è andata bene visto che non ha piovuto!

Certo che di neve sul versante adriatico dell’Appennino ne ha fatta davvero tanta! Ancora adesso ed anche a quote piuttosto basse le strade erano delimitate da piccoli bordini di neve ammucchiata, chiazze sui prati e via discorrendo. Un’altra cosa che mi ha colpito è stato l’enorme numero di alberi con i rami spezzati a causa del vento fortissimo delle scorse settimane. Lo stato delle strade era per lo più piuttosto malmesso ma tutto sommato accettabile. Ne ho viste di peggiori!

Partito di buon ora da Roma e superato l’attraversamento trafficatissimo da Roma Sud  a Roma Nord con l’A1 ero rapidamente a Passo Corese. Solita passeggiata sulla notissima Salaria fino ad Antrodoco e da lì, dopo tantissimo tempo, prendo la SS 17 verso L’Aquila: avevo quasi dimenticato quanto fosse bella quella strada e prima o poi una puntata al Monte Corno la farò!
Come al solito dalle parti di Civitatomassa sbaglio il bivio per Coppito e mi allungo fino all’Aquila con un’inutile deviazione per Scoppito. Non imparerò mai che a Sassa Scalo devo andare a sinistra per Preturo!

La salita fino al valico delle Capannelle che tante volte mi ha regalato belle emozioni oggi è prudente. Strada umidiccia, sale e pietrisco per terra, oltre che parecchia neve ai lati, suggeriscono di godersela e prendersela comoda. A parte qualche tratto sarà così per tutto il tragitto fino a Teramo.

Senza soste proseguo fino ad Ascoli Piceno e dopo aver mangiato qualcosa l’umido si fa sentire e stavo quasi per tornarmene a Roma di Salaria. Il sole appena uscito mi rimette di buon umore e allora via per strade del tutto nuove: mai fatte prima. Peccato solo che neanche un quarto d’ora dopo sarà di nuovo coperto!

Da qui in poi e fino a Muccia per me tutto nuovo! La salita verso Roccafluvione, Amandola (il paese col vicolo più stretto d’Italia!) e Sarnano offre sulla sinistra degli scorci del Monte Vettore e del Monte Sibilla molto particolari, del tutto nuovi, con le pareti nord e sud dei due contrapposte che scendono rapidamente a formare una stretta gola. A Sarnano avrei dovuto prendere subito ad Est per Bolognola ma ho sbagliato tirando dritto: forse è stato meglio perché avrei trovato la strada che sale diretta verso questa località invernale dei Sibillini abbastanza impegnativa vista la neve abbondante ai lati e la copertura nuvolosa che si sarebbe trasformata in nebbia.

Continuando a seguire a nord di Sarnano infatti ho girato appena ho visto un cartello che indicava Bolognola ed ero convinto di star seguendo il mio percorso salvo accorgermi una volta superata questa località, visti i numerosi tornanti e la direzione presa, che stavo tornando verso Sarnano salendo verso il valico di Sassotetto! Comunque ne è valsa la pena perché il percorso ed il paesaggio fino ed oltre il lago di Fiastra è davvero bello!

Da Bolognola sono quindi risceso a Fiastra e da qui sulla SS 77. Era già abbastanza tardi e così ho rinunciato a tornare verso sud dalla SS 209 della Valnerina e men che mai passare da Sellano: meglio, sono itinerari da rifare in compagnia! Inoltre il sole si faceva sentire tiepido ed ho preferito la più veloce SS 77 fino a Foligno.

Sulla SS3 ancora qualche curva divertente da Spoleto fino a Terni ed il resto è storia nota.

Gran finale con lavaggio accurato della moto e togliere fanghiglia e sale!

Segnalo:
SS80 tra Arischia e Teramo tutta, e soprattutto la bellissima salita del Valico delle Capannelle;
SS81 tra Teramo ed Ascoli Piceno. Divertente e varia in entrambi i sensi;
SP237 Dalla SS 4 al bivio ad ovest di Ascoli verso Roccafluvione, Comunanza, Amandola e Sarnano. Occhio al tutor tra le gallerie prima di Comunanza.
La provinciale, anche se malconcia, tra Sarnano, il lago di Fiastra e la salita verso Bolognola: offre scorci del gruppo Vettore-Sibilla molto belli.
SS77 del Chienti, da Serravalle fino al valico di Colfiorito.
SS17 tra Antrodoco e l’Aquila. Soprattutto in direzione de l’Aquila.

 

 

 

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