Dopo tanto aver atteso e tanta voglia di moto oggi finalmente sole e e temperatura ideale intorno ai 25 gradi nelle ore più calde: giusto due gocce di pioggia mentre si prendeva un caffè a San Sebastiano sulla strada che Ortona de’ Marsi sale verso il valico di Bisegna. Ed ovviamente tanti, ma neanche troppi, motociclisti in giro visto che in pratica questo è il primo sabato assolato dopo mesi di piogge persistenti. Personalmente non accadeva non so da quanto di far passare due mesi tra un’uscita e l’altra e saltando completamente il mesi di aprile.
I due colpi di fortuna?
Il primo dopo aver scattato qualche he fotografia dalle tra Rocca di Cambio e Rocca di Mezzo Alberto dimentica la macchinetta fotografica poggiata sul portapacchi della sua moto, riparte, percorre qualche km, accosta di colpo ricordandosene e l’oggetto era ancora lì: fortunatamente non era caduto!
Il secondo episodio è stato davvero strano e della serie non si finisce mai di stupirsi…accaduto proprio durante la suddetta pausa caffè a San Sebastiano. La sosta, strategicamente voluta per capire se i goccioloni stavano aumentando ed a questo punto provvidenziale mi ha fatto scoprire che lo scarico era completamente staccato dal telaio perché i due perni che tengono la pedana passeggero che fa anche da supporto allo scarico mancavano! Anche se praticamente impossibile perderne uno che ciò accada a due lo è del tutto tenendo conto che sono perni con tanto di ferma filetto! E quindi l’unica spiegazione possibile è che durante la sosta al ristorante di Castelvecchio qualcuno abbia tentato di fregarmi lo scarico, dopo tutto un LeoVince Titanium come nuovo può far gola! A pranzo nello stesso locale c’era infatti un nutrito gruppo di motociclisti pescaresi a giudicare dall’accento e fuori ricordo d’aver notato una Z750 della stessa serie della mia.
Fortunatamente il supporto del collettore robusto ed il peso ridotto dello scarico hanno evitato il peggio: ha infatti retto per quasi 50 km. A questo punto abbiamo svitato i perni della pedana sinistra mettendola nel bauletto per poi fissare quella destra e risolto in pochi minuti.
Ma la fortuna più grande la gran bella giornata, l’ottima compagnia di sempre e le strade abruzzesi sempre belle da percorrere in moto e con i soliti scorci di paesaggi appaganti. Oggi poi il verde fresco dei prati e dei boschi di primavera rendeva tutto più vivido.
Oggi ho iniziato a prendere decisamente confidenza con la moto con questa uscita su strade asciutte e gomme calde. Non riesco ancora a dosare bene il gas e decidere la marcia giusta e soprattutto, abituato con i rapporti corti che aveva la Suzuki, sbaglio spesso marcia entrando con una troppo alta e perdendo potenza sia in freno motore che in uscita col risultato che oggi ho fatto due o tre dritti da paura (ma senza pericolo!) neanche fossi un principiante alle prime curve e solo e sempre sulle curve strette a destra o sui tornanti. Le curve a destra: il mio handycapp. Altra cosa che dovrà maturare col tempo è l’abitudine allo stacco secco in chiusura e apertura del gas ai bassi regimi dovuta all’iniezione elettronica. Sembra un bicilindrico!
I tubi in treccia? Ora sì che stacca e frena come piace a me, morbida e decisa!
Ci siamo infine divertiti a tracciare qualche percorso con l’applicazione Pirelli Diablo per Android. Simpatica davvero! Risultati? Stendiamo un velo per oggi…ma va bene così!
Grande giornata con un itinerario su strade notissime ma sempre molto belle da ripercorrere. Un brevissimo tratto di A24 fino a Vicovaro per poi avvicinarsi a L’Aquila prendendosela molto comoda fino a Magliano de’ Marsi. Sempre bello il giro verso Campo Felice. La salita contorta fino a Rocca di Cambio e la valle a nord del Sirente. La Tiburtina da Castelvecchio Subequo fino al valico di Forca Caruso stimolante e divertente, la val Giovenco, il valico di Bisegna sempre una bella variante al Passo del Diavolo per Pescasseroli e dopo tanti anni ho ripercorso la salita a Forca d’Acero da nord verso sud. Splendida conclusione la SS 666 fino a Sora col veloce tratto finale.
PS) che grande pena passare per via XX Settembre a L’Aquila e constatarne l’abbandono…
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