sabato 17 novembre 2012

Tra nuvole e nebbia…e quindi pioggia.

Come si diceva di fronte ad un piatto di fettuccine ai porcini consumato lungo il Rio Sparto qui (non male) c’è sempre una prima volta. Ed oggi la prima volta è stata quella di incappare fin dall’inizio in una nuvolaglia bassa e grigia che non prometteva niente di buono nonostante le previsioni. E così è stato costringendoci ad attardarci più del dovuto nel ristorante e dover tagliare parecchio il giro previsto tra l’altro percorso su strade bagnate od umidicce e sotto l’acqua, non forte tuttavia, in più di un occasione

Ma la grande sorpresa di oggi è stata la presenza di Barnaba, dopo mille sole ed appuntamenti mancati, con le ragioni (o le scuse?) più disparate ed incerto fino all’ultimo un suo laconico sms alle 9:25 recitava: “Arrivooooo!!!”.

E così il trio riunito è partito all’avventura tra il convinto ed il preoccupato.

La prima parte fino a Subiaco tutto sommato è stata gradevole anche perché Alberto ci ha condotto per strade a me sconosciute che dall’uscita dell’A24 a Vicovaro Mandela porta a Subiaco passando da Ciciliano, Rocca Canterano e Canterano sulla SP 47a tra i soliti boschi tipicamente appenninici che in questo periodo sfoggiano tutti i toni dal rosso all’arancio sempre belli a vedersi.

Da Subiaco saliamo decisi verso Arcinazzo e gli altopiani omonimi e qui una bassa e fitta nuvolaglia si infittisce fino a diventare pioggerella fine e persistente, di quelle che bagnano irrimediabilmente la visiera che irrimediabilmente si appanna nonostante tutte le precauzioni e le protezioni anti fog…quand’è così c’è ben poco da fare. Per me poi che porto gli occhiali da vista alzare la visiera è anche peggio! Vale la pena prendersi un bel ristoro caldo e così facciamo!

Sempre un po’ indecisi, ma ormai eravamo in alto ed in qualche modo si doveva scendere decidiamo di proseguire verso Capistrello sulla SP 30 che appena passato Filettino attraverso il valico di Serra Sant’Antonio porta in Abruzzo ed offre nella sua parte intermedia un panorama spettacolare della piana del Fucino su verso l’Altopiano delle Rocche e nelle giornate più limpide fino al Gran Sasso ed alla Maiella! Non oggi ovviamente come testimoniano le poche foto fatte.

CI fermiamo comunque nel punto panoramico a fotografare…le nuvole! La SP30 ovviamente è sempre “chiusa”…ci sono cartelli che lo annunciano dopo il bivio per Campo Staffi ma così non è. Certo non è curata, un paio di frane ne riducono la carreggiata ma è asfaltata e soprattutto in questo periodo in parecchi tratti ammantata di foglie bagnate che inducono a procedere con molta prudenza!

Salita e discesa ci inumidiscono le ossa e così poco prima di Canistro ci si ferma a mangiare, tanto piove. Il tempo vola, non piove più e si riparte. Ma ormai è tardi e di passare per Casalvieri e da lì scendere lungo la Melfa per Roccasecca non se ne parla. Percorriamo per un lungo tratto la vecchia statale della Val Roveto, prima volta per Barnaba, ma riprende a piovere e decidiamo di salire sulla superstrada che in un lampo ci porta a Sora non senza averci regalato uno sgrullone.

Altra sosta ristoratrice con the, cappuccino e pasticcini e si fa. Superstrada fino al bivio per Frosinone per Alberto e Barnaba diretti al Circeo e per Ferentino per me.

A1 ed a casa.

 P1120333

 


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