domenica 15 febbraio 2009

Quanta neve un anno dopo

Certo che quel che abbiamo trovato oggi a partire dal km 130 della SS 4 Salaria, nel suo settore orientale, era davvero inatteso considerando che un anno fa con Alberto, più o meno nello stesso periodo, nonostante il gran freddo ed il lago di Campotosto gelato, di neve non ce n’era neanche l’ombra.

Mi sono aggregato al gruppo di motociclisti amici di Alberto com’è accaduto un’altra volta e con un gruppo non esagerato di moto (non mi piacciono i grupponi e tanto meno i raduni ai quali ho partecipato fino allo scorso anno) ci avviamo sulla Salaria dopo un appuntamento in un luogo notissimo ai motociclisti romani: la sede BMW.

Non fa freddo o per lo meno non lo sento: mi sono ben coperto, con tanto di sottogola che non fa passare neanche uno spiffero! L’idea è quella di raggiungere Amatrice per una spaghettata…ovviamente amatriciana al ristorante “Roma” autodefinitosi il re del condimento in oggetto…sarà ma ne ho mangiate di migliori!

Raggiungiamo Rieti da Poggio Mirteto e Poggio Catino e dalle piccole e pochissimo battute provinciali che tagliano la Sabina, giusto in tempo per una vista insolita del Monte Soratte in questo giorno di cielo terso. Su uno di questi passaggi incrociamo anche dei motociclisti con moto da enduro e cross che sbucano dal bosco!

La strada è asciutta ma quel che troviamo sulla Salaria non appena passiamo la galleria poco prima di Amatrice è un paesaggio invernale doc: i campi e le cime intorno a noi sono abbondantemente innevati con la strada per fortuna ben pulita e riccamente cosparsa di sale. Lasciamo la Salaria e sulla provinciale che sale al paese la strada per fortuna continua ad essere pulita. Viaggiare in moto circondato da paesaggi innevati è emozionante.

Arrivati al paese la strada principale non è perfettamente pulita e con entrambi i piedi a terra si procede a passo d’uomo ed all’arrivo qualche difficoltà nel trovare un parcheggio stabile c’è! Non capisco la temerarietà di quelli che hanno portato le moto nel vicolo innevato proprio di fronte al ristorante col rischio di cadere ad ogni metro. E’ noto che come la ruota anteriore slitta di lato a meno di non essere degli energumeni la caduta è assicurata!

Dopo la ricca mangiata e soprattutto la riscaldata si riparte per Roma per arrivare prima che sia buio. E così via di Salaria.

 


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